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Inserti
martedì 3 novembre 2020
Gli inserti permettono la creazione di un filetto su superfici sottili di lamiera.
Gli inserti filettati sono boccole con sede filettata e camera da far espandere mediante deformazione permanente su laminati metallici e non atti a ricevere altri elementi da assemblare tramite l’impiego di viti. Questo tipo di sistema di fissaggio è raccomandabile per gli assemblaggi su parti scatolate e tubolari. Per capire quale tipo di inserto deve essere utilizzato per un’applicazione, si devono tenere in considerazione i seguenti criteri:
1. Materiale dell’inserto (alluminio, acciaio, inox)
2. Testa dell’inserto (cilindrica, ridotta, svasata)
3. Tipo di corpo: cilindrico, esagonale o semiesagonale oppure zigrinato o liscio.
4. Dimensione metrica del filetto (in relazione della vite da applicare) 5. Caratteristiche meccaniche richieste dall’applicazione, ovvero resistenza alla trazione
6. Spessore totale del materiale momento di torsione.
7. Comportamento richiesto: se l’inserto deve stare a contatto con i fluidi e questi non devono passargli attraverso si usano inserti a tenuta stagna.
I settori d’applicazione degli inserti filettati riguardano l’assemblaggio delle lamiere sottili, come l’avvitamento di guarnizioni e coperchi su telai o per altre costruzioni leggere nell’ industria automobilistica, aereodinamica, spaziale.
Possono anche essere utilizzati per il fissaggio di più elementi in macchine agricole o per lavori pubblici e per gli assemblaggi su porte scorrevoli.
Per la posa degli inserti sono disponibili una serie di rivettatrici:
• manuali, di facile impiego per un uso non continuativo
• pneumatiche o oleopneumatiche, per tutti i lavori di installazione professionali e continuativi
• a batteria, senza cavo d’alimentazione per essere più maneggevoli e facilmente trasportabili